Associazione "Croce al Manfrei"
Testo a cura del nostro primo Presidente Michele Giusto Abbiamo creato una ONLUS per la salvaguardia dell'ambiente del retroterra savonese. Nelle nostre attività diradiamo le piante nei boschi per favorirne la crescita. Puliamo il sottobosco per diminuire il rischio di incendi, aumentare l'assorbimento di acqua piovana del terreno così da riattivare e migliorare le sorgenti, diminuire smottamenti e frane provocate da temporali improvvisi, favorire la rinascita dei frutti del sottobosco. Il Monte Manfrei è attraversato da un antico sentiero, ormai quasi impraticabile, dove la "lezze" (slitte nel dialetto locale) trasportavano le "tore" (lunghe tavole di legno). Trainandole con i muli arrivavano in vetta al Faiallo al "cian de tere", per caricarle sui carri trainati da cavalli che scendevano verso la costa per rifornire i cantieri navali della Repubblica Genovese. I carri risalivano poi con il sale, che le lezze portavano in vallata rifornendo tutti gli abitanti dell'entroterra. Per questo il sentiero era detto la "Strada del Sale". I nostri soci sono Italiani fieri di esserlo. Italiani che credono in un progetto di lavoro fatto con entusiasmo, ordine e disciplina, quegli elementi che sono distintivi di un buon lavoro che genera positivi risultati. Come proprietari di un buon appezzamento di terreno, ottenuto per lascito che nel seguito illustreremo, vorremmo avere più spazio per affiancare a quanto finora fatto, un piccolo rifugio. Una costruzione attrezzata con cucina, servizi igienici, salone e ostello per trascorre le notti in questo paradiso del Monte Manfrei. Il rifugiopotrà ospitare a turno i soci e gli amici, senza oneri, per incontrarci, lavorare ai nostri impegni,fare lunghe passeggiate nel verde, raccogliere funghi, pescare trote e fare sci di fondo invernale. Fare progetti per il futuro e, perché no, ricordare il passato che questo luogo conserva testimonianza. Tra i compiti dell'Associazione vi è anche un impegno nelle ricerche storiche degli eventi che hanno coinvolto il Manfrei. In questo si è trovata una grande collaborazione con l'associazione Fiamme Bianche, che opera in loco da moltissimo tempo. | Gli animali del BOSCO | |
A questo proposito andiamo
per un momento indietro nel tempo con i ricordi. Seguitemi. | ||
I soci ![]() La strada ![]() I lavori al Manfrei ![]() ![]() | L'associazione conta, oltre al nucleo originario tra cui ex
combattenti nella seconda guerra
mondiale e loro coetanei, un folto numero di giovani che, riconoscenti a quanto
fatto dai loro padri e nonni, vogliono dare un contributo altrettanto
tangibile. Ecco che nasce l'idea di costruire al Manfrei un "simbolo di quel periodo ormai passato"
che non deve essere dimenticato. L'entusiasmo e l'impegno di coloro che hanno
fatto parte del nucleo originario è alle stelle!
Occorre una strada che dalla provinciale arrivi alla Croce, per installare in questa zona così impervia ed isolata un idoneo cantiere. Inizia una campagna per finanziare economicamente i lavori che consentano l'acquisto di materiali, le spese burocratiche, mentre alla realizzazione pratica danno il loro contributo le prestazioni volontarie, tra cui come sempre si distinguono gli Alpini in congedo della sezione di Genova. I contributi arrivano generosi vedendo l'entusiasmo di chi opera. Nel 2003, terminata la strada, si rifornisce il cantiere anche del necessario gruppo elettrogeno e di un grande serbatoio per acqua che giunge addirittura "omaggio" dalla sezione diTorino. Sugli antichi paracarri di pietra che erano allora ai bordi delle strade carrabili ancora sterrate, vengono applicate 2 targhe: una sul piazzale con l'iscrizione "Terra consacrata"e l'altra lungo la strada a ricordare l'antica "Strada del sale". Nel 2004 iniziano i lavori edili realizzando unapiazzuola in cementoarmato che dovrà poi ricevere l'altare e la cupola. Dal 2012 al 2015 costruiamo quanto stabilito:
Finalmente a settembre del 2015 con un grande raduno inauguriamo i lavori alla presenza di Autorità Militari e Civili e di commossi amici giunti da tutta Italia. Chi si ferma è perduto Noi non vogliamo fermarci |